MILANO - Un giro d'affari da quasi 600 milioni di euro l'anno per un brand, quello dell'Amarone, sempre più amato nei 5 Continenti. In crescita anche i progetti sostenibili e una nuova generazione di giovani conduttori agricoli che hanno preso il testimone di una sempre più decisiva 'economia dell'Amarone' nei 19 comuni della Valpolicella. Questa la fotografia scattata dal Consorzio tutela vini Valpolicella alla vigilia di Anteprima Amarone 2015 dal 2 al 4 febbraio a Verona. Secondo la ricostruzione di Avepa (l'Agenzia Veneta per i pagamenti in agricoltura), negli ultimi 6 anni, il numero di imprese vinicole under 40 è quasi raddoppiato (+91%), e addirittura quintuplicato se si osserva il trend dei nuovi imprenditori fino a trent'anni.
"Il nostro distretto vinicolo - ha detto il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Andrea Sartori - sta cambiando pelle più rapidamente di altri grazie a un'economia non ancora matura e in grado di fare ulteriori salti di qualità.
A questi dati, che non ci sorprendono, si deve poi aggiungere il ricambio generazionale in aziende già affermate, e non è retorica quando diciamo che i giovani sono in grado di portare innovazione, in vigneto come in cantina o nella promozione". Infine, sono 329 le imprese under 40, di dimensioni perlopiù medio-piccole, con forte propensione verso la multifunzionalità e le pratiche sostenibili con il programma RRR, riduci, risparmia, rispetta, che coinvolge già circa 1.000 ettari di vigna su 8.000 totali.