(ANSA) - FERRARA, 25 MAR - Per la tragedia di Massenzatica, 4
giovani morti affogati nell'auto finita il 18 marzo in un
canale, dove morirono quattro persone, la procura di Ferrara ha
notificato ieri tre avvisi di garanzia alla presidente della
Provincia, Marcella Zappaterra, all'assessore ai lavori
pubblici, Davide Nardini, e all'ingegnere capo dell'ufficio
tecnico (responsabile delle strade provinciali), Mauro Monti. Ne
dà notizia la Nuova Ferrara. Il reato ipotizzato è concorso
omicidio colposo per eventuali carenze strutturali del ponte
Trapella e della strada provinciale 11 dove avvenne l'incidente.
Si tratta di atti dovuti per poter eseguire perizie ed esami
tecnici e medico legali dando loro modo di difendersi e dare
spiegazioni sul ponte Trapella e la strada provinciale 11,
teatro della tragedia. Fin dai primi momenti dopo la scoperta
della tragedia, dell'auto sommersa dalle acque del Canal Bianco
e dei 4 corpi senza vita nell'abitacolo della Bmw, gli
investigatori si chiesero se la tragedia si sarebbe potuta
evitare con una ringhiera di maggior sicurezza sul ponte della
morte e una maggiore manutenzione del tratto di strada. La
risposta dovrà arrivare dalle perizie che la procura ordinerà a
breve, mettendo nelle condizioni di dare spiegazioni e
suggerimenti chi aveva il ruolo pubblico e giuridico di
controllare che strada e ponte fossero sicuri. L'indagine dovrà
chiarire soprattutto se i dirigenti avevano obblighi giuridici,
disattesi o no, e quali fossero le competenze tecniche
(soggettive, chi doveva fare cosa) su strada e ponte.
Atti dovuti perché ora il pm Nicola Proto dovrà chiedere ai
periti, ancora da nominare, una spiegazione sulla dinamica dell'
incidente, valutare se lo stato e le condizioni della strada
fossero a norma con il codice stradale, e se quella ringhiera,
quasi inesistente, potesse rappresentare un pericolo visto che
era già stata decisa la sua sostituzione con un'altra più
sicura. La Provincia, nei suoi vertici, viene chiamata in causa
perché ha la competenza della manutenzione di questa strada (la
Sp 11) e di quel ponte. Mentre il legale nominato dalla famiglia
di Matteo Carli, una delle vittime che guidava l'auto,
l'avvocato Gianluca Ballo di Rovigo, ha già fatto eseguire una
perizia di parte da propri tecnici che indicherebbe l'assoluta
mancanza di sicurezza della ringhiera abbattuta.(ANSA).