"Il Tav è ovunque e sabotarlo è facile". E' quanto si legge in un articolo, rilanciato su siti web di area anarchica, a commento dell'attentato di Bologna del 23 dicembre. L'articolo porta la stessa data. L'estensore si augura che queste azioni facciano "finalmente uscire la lotta contro il Tav" dalla Valle di Susa "per estenderla a un Paese caotico".
+++ Tre-quattro persone, figure indistinte per la nebbia che gravava nella zona, che attorno all'ora del sabotaggio si dirigono verso il punto dove è stato dato fuoco al pozzetto, nelle prime ore del 23 dicembre, mandando in tilt l'Alta velocità e altre linee del nodo di Bologna: l'immagine è stata enucleata dagli investigatori della Digos di Bologna, che hanno analizzato le varie telecamere nella zona del sabotaggio. Il lavoro investigativo, come preannunciato dal Procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, non ha conosciuto soste nemmeno il giorno di Natale. La polizia ha analizzato le varie immagini e da una posta nei pressi di un accesso al settore alta velocità sono venuti fuori i fotogrammi che ritraggono il gruppetto, circa 10 muniti prima del sabotaggio, che nella fitta nebbia si dirige verso il punto dove si trova il pozzetto.
+++ Proseguono anche gli accertamenti sulla tanica di liquido, probabilmente nafta, trovata la vigilia di Natale nei controlli di routine lungo la linea alta velocità Bologna-Milano, a Samoggia, al confine tra le province di Bologna e Modena. Intanto sono stati molto rafforzati i controlli sullo snodo ferroviario di Bologna da parte di Polizia ferroviaria e dell'apposito servizio delle Ferrovie. La tanica e' stata trovata ad alcuni metri dai binari mercoledì alle 17.30 dal personale della protezione aziendale di Fs nei controlli di routine alla linea Av Bologna-Milano, a Samoggia, al confine tra Modena e Bologna. La tanica, piena per un terzo, era appunto ad alcuni metri dai binari: non poteva fare danni, né esplodere. Il ritrovamento è avvenuto all'altezza del km 15,900, tra Samoggia ed Anzola. Sono subito stati avvisati Polfer, Digos e autorita' giudiziaria. Si lavora per individuare chi e perché abbia abbandonato la tanica, per capire se si sia trattato di un oggetto dimenticato, per esempio, durante lavori di manutenzione, o di un episodio di altra natura. Tra le ipotesi che vengono prese in considerazione da chi indaga c'è anche quella di un furto di carburante messo a segno, e magari poi abortito, ai danni di uno dei casolari di contadini nelle vicinanze. Saranno in ogni modo acquisite le immagini delle telecamere di sicurezza presenti. Samoggia si trova a circa 12 chilometri di distanza dalla stazione di Santa Viola, e anche per questo per chi indaga non ci sarebbe legame tra gli episodi.
+++ Martedì mattina quattro roghi dolosi in altrettanti pozzetti e canaline che alloggiano impianti, vicino alla stazione di Santa Viola della periferia di Bologna, hanno mandato in tilt il traffico ferroviario in Italia, con pesanti disagi per i viaggiatori. Sul posto c'erano due scritte 'No tav', ai lati opposti della massicciata. Dopo il sabotaggio di due giorni prima a Firenze, ultimo di una serie, si è parlato chiaramente di attacco all'alta velocità ferroviaria in Italia. A Bologna è stata aperta un'inchiesta contro ignoti per pericolo di disastro ferroviario causato da danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento seguito da incendio.
+++ Le indagini della Digos sono coordinate dal procuratore capo Roberto Alfonso e dal Pm Antonella Scandellari del gruppo 'Istituzioni e terrorismo'. Non è contestata per ora l'aggravante eversiva, ma nel mirino c'è la matrice anarchica, anche se le quattro perquisizioni svolte nell'immediato del sabotaggio a Bologna nelle abitazioni di persone ritenute vicine a quest'area non hanno avuto esito positivo per l'indagine. Le case sono state trovate particolarmente in ordine. Non risultano esserci state rivendicazioni. L'idea su cui lavorano gli inquirenti è comunque che il sabotaggio non sia stato opera di personaggi arrivati da fuori Bologna e si stanno cercando collegamenti con episodi simili del recente passato. Non ci sono dubbi neppure sul legame con il sabotaggio simile del 21 dicembre a Firenze e sono aperti i contatti tra gli uffici investigativi delle due città. A Bologna sono in corso accertamenti sulle telecamere della zona, sperando di rintracciare qualche immagine del gruppetto mentre si avvicina o si allontana dal luogo dove ha colpito. Sono stati avviati anche controlli su tabulati e si seguono piste di altre indagini recenti su gruppi della stessa area. Si spera, soprattutto, che da parte degli autori dell'azione incendiaria sia stato commesso un errore.