(ANSA) - BOLOGNA, 4 GEN - La donna di 69 anni che ha ucciso nella notte il marito in via Panigale, periferia ovest di Bologna, ha ammesso il crimine davanti al Pm Simone Purgato e ai carabinieri che l'hanno interrogata in carcere. La donna, Rosangela Piredda, ha detto - come aveva riferito ai militari arrivati per primi sul luogo del crimine - di aver colpito il marito 68enne, Roberto Belletti, dopo l'ennesima lite.
L'uomo, racconta la donna, l'aveva insultata e aggredita verbalmente e aveva tentato di alzare le mani. Piredda ha così preso un vaso di cristalli con dentro dei fiori e glielo ha rotto in testa (non durante il sonno, come inizialmente era apparso). Poi ha colpito il corpo con un grosso coltello e con un paio di forbici. L'autopsia, che è stata disposta per mercoledì, stabilirà quale sia stato il colpo mortale. "Se avessi usato un bicchiere adesso non saremmo qui", ha detto Piredda durante l'interrogatorio in carcere, durante il quale però non ricordava di aver colpito il marito, una volta a terra, con il coltello e con le forbici.
La coppia, sposata da 48 anni, viveva da tempo un periodo di crisi coniugale. Belletti era un perito elettronico in pensione, la donna casalinga. I militari arrivati sul posto hanno trovato la donna e il figlio di 46 anni (chiamato dalla madre dopo la tragedia) seduti su una sedia a fianco al cadavere, in attesa dell'arrivo dei soccorsi. E' attesa per domani la convalida del Gip.