Proseguono serrate, a Rimini, le indagini per individuare e rintracciare i quattro uomini che, nella notte tra venerdì e sabato, hanno violentata ripetutamente sulla spiaggia di Miramare, una ragazza polacca mentre era in compagnia di un amico, picchiato e rapinato, prima di aggredire e violentare una prostituta transessuale sulla Statale. Al lavoro gli uomini della Polizia riminese, che ha creato un gruppo di lavoro, una task force, con il Servizio centrale operativo di Roma: si stanno ancora verbalizzando le deposizioni delle tre vittime delle aggressioni e cercando eventuali testimoni. Al momento la prostituta transessuale non ha presentato denuncia per quanto avvenuto. Gli inquirenti si muovono alla ricerca dei quattro, sicuramente giovani che hanno agito sotto effetto di sostanze. Le indagini potrebbero portare a pensare a quattro uomini di origine magrebina: i due cittadini polacchi aggrediti descrivono quattro persone scure di pelle ma non nere. Nella notte tra venerdì e sabato, sulla spiaggia di Miramare, al bagno 130, lui è stato picchiato ed svenuto a terra, lei è stata trascinata su un moscone dove è stata violentata a turno dai quattro e poi spinta in acqua. Il branco, dalla spiaggia, si è poi spostato verso la Statale e ha violentato una prostituta transessuale.
"Vi prego, aiutateci a tornare a casa". E' l'appello della ragazza polacca - riportato dall'edizione locale 'Il Resto del Carlino'.
Secondo una ricostruzione, divenuta più chiara durante le indagini della Polizia i due stavano camminando lungo la battigia quando sono stati aggrediti da quattro individui, che descrivono scuri di pelle ma non neri. Lui è stato picchiato ed svenuto a terra, lei è stata trascinata su un moscone dove è stata violentata a turno dai quattro e poi spinta in acqua.
Il branco, dalla spiaggia, si è poi spostato verso la Statale e ha violentato una prostituta transessuale. Stando alla Polizia potrebbero esserci diverse piste da seguire. Sicuramente si tratta di giovani che hanno agito sotto l'effetto di sostanze.
Ieri al bagno 130 di Miramare, lo stesso dove venerdì notte è avvenuta la violenza, sembrava una serata come un'altra. Una coppia seduta sulla sabbia in riva al mare, un'altra sui lettini illuminati dal faro del bagnino: i turisti c'erano anche la notte scorsa sulla riva a Miramare, la zona di Rimini con la più alta concentrazione di alberghi, così come le coppie a passeggio, a riprova che la spiaggia non è un luogo che si può chiudere dopo il tramonto. Tra la gente, anche diversi agenti delle forze dell'ordine in borghese e qualche volante con i colori della Polizia di Stato parcheggiata non lontano a presidiare. Tra i turisti anche giornalisti e operatori Tv. "Erano tutti studenti universitari", raccontano dall'hotel in cui la coppia di giovani aggredita ha alloggiato per una settimana di vacanza. "Era l'ultima sera e poi il gruppo è ripartito in pullman. I due ragazzi non erano fidanzati, ma amici e quello che è successo è davvero sconvolgente".
Il comune di Rimini si costituirà parte civile