"Alla fine di tutto o all'inizio di tutto ringrazio sempre il cielo e la chitarra". Con queste parole Vasco Rossi ha accettato la cittadinanza onoraria di Modena, concessagli dopo il grande concerto dell'1 luglio. "Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo evento epocale - ha detto Vasco nel suo discorso - il popolo del rock, che ha invaso pacificamente la città di Modena, tutti i miei collaboratori che hanno lavorato giorno e notte per far sì che si realizzasse la tempesta perfetta. Tutta la banda al mio fianco. Grazie all'amministrazione comunale di Modena e al sindaco, Giancarlo Muzzarelli che per primo che ci ha creduto e ha lavorato per sensibilizzare anche quella parte di cittadini prevedibilmente all'inizio un po' spaventati. Grazie ai volontari, alle forze di polizia, alla questura, prefettura, ai vigili urbani e ancora tutti i modenesi che ci hanno accolto con la loro proverbiale disponibilità".
"Il 2017 è stato l'anno di Modena Park, l'1 luglio 2017 ha vinto la musica contro la paura e Modena è diventata la capitale mondiale del rock". Lo ha detto Vasco Rossi, ricevendo a Modena le chiavi della città e la cittadinanza onoraria. "L'occasione per festeggiare i miei primi 40 anni di musica e canzoni - ha detto - si è trasformato nel più grande raduno rock della storia della musica italiana. Un evento di portata Mondiale che ha stabilito una serie di record".