La Procura di Bologna ha impugnato la sentenza di assoluzione pronunciata il 2 maggio nei confronti di Tullio Ghi, ginecologo accusato di omicidio colposo per la morte di un neonato, deceduto il 14 giugno 2014 all'ospedale Sant'Orsola, quattro giorni dopo un parto indotto e eseguito in regime di libera professione. L'appello è stato presentato dal pm Roberto Ceroni, che in primo grado aveva chiesto la condanna a un anno per il ginecologo, sostenendo che la morte del neonato era avvenuta per le fratture al cranio provocate dall'utilizzo ripetuto e quindi improprio della ventosa. Una tesi contrastata dai difensori, gli avvocati Gino Bottiglioni e Stefano Bruno. Il gup Alberto Gamberini, per sciogliere la questione, aveva disposto una perizia tecnica e alla fine ha optato per l'assoluzione con la formula 'perché il fatto non sussiste' per Ghi e per un'ostetrica imputata con lui. L'appello della Procura riguarda solo la posizione del medico.