Si è aperta con un momento di
raccoglimento sulle note di Saint-Saens in ricordo delle vittime
di Corinaldo la serata riminese dedicata al "Simon Boccanegra"
di Giuseppe Verdi, terzo evento inaugurale del Teatro Galli da
poco riaperto alla città. Alla prima avrebbe dovuto partecipare
il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha poi
rinunciato in segno di lutto per la tragedia della discoteca in
provincia di Ancona. Pur in un clima non proprio festaiolo,
l'opera verdiana targata "Mariinsky" è piaciuta ed è stata
accolta dal pubblico con larghi consensi. E non tanto per la
raffinata orchestrazione del direttore Valery Gergiev, quanto
per l'autorevolezza delle voci maschili, vera e propria sorpresa
dello spettacolo. È difficile per un'opera così complessa
mettere assieme una compagnia omogenea capace di rendere al
meglio le continue sottigliezze espressive che Verdi ha scritto
in partitura. Eppure il raffinato lavoro di Gergiev ha prodotto
una linea di canto di grande coerenza.
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