Una coppia di coniugi, con un
passato da collaboratori di giustizia, sono finiti in manette
per usura. Residenti a Parma da una decina d'anni avrebbero
organizzato, secondo la Squadra Mobile e la Procura della città
emiliana, un giro di prestiti in denaro a persone in difficoltà
con tassi di interesse che partivano da un minimo del 130% per
arrivare anche al 450%. L'uomo è finito in carcere, la donna
invece risulta ai domiciliari. Sono due ex pentiti vicini a una
organizzazione mafiosa con la quale avevano avuto contatti
nell'ambito di una rete di spaccio di sostanze stupefacenti. A
insospettire gli inquirenti è stato il tenore di vita molto
elevato dei due che, di fatto, risultavano solo gestori di un
esercizio commerciale in città. A chi non era in grado di
pagare, la coppia si rivolgeva con minacce facendo riferimento
anche al proprio passato nella malavita organizzata e al
possesso di armi. E una pistola calibro 45 con venti proiettili
è stata effettivamente sequestrata nell'abitazione dei due.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA