Un fronte trasversale tra istituzioni, sindacati, imprese e lavoratori per contestare il blocco alle trivellazioni in mare deciso dal Governo e chiedere all'Esecutivo di cambiare rotta in merito alle attività estrattive. Sono state circa 2.500 le persone a scendere in Piazza del Popolo, a Ravenna, teatro della manifestazione nazionale 'Per l'energia italiana-Accendiamo il buon senso', promossa da 11 organizzazioni imprenditoriali e sindacali con il patrocinio del Comune e della Provincia romagnola.
Il blocco delle attività rischia di avere ripercussioni su un intero tessuto produttivo considerato di primaria importanza per il Paese dal punto di vista economico e occupazionale.
Occorre "difendere un settore industriale importante per il territorio e cruciale per l'Italia - ha scandito dal palco ravennate il vice-presidente di Confindustria, Stefano Pan - siamo preoccupati per una norma introdotta, senza un reale confronto coi soggetti interessati".
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