La procura generale di Bologna ha chiesto la revoca del proscioglimento disposto nei primi anni '90 nei confronti di Paolo Bellini, per iscriverlo nel registro degli indagati con l'accusa di concorso nella strage del 2 agosto. Bellini, ex militante dell'estrema destra, testimoniò come collaboratore di giustizia al processo sulla trattativa Stato-mafia di Palermo del 1992. A seguito della richiesta del Pg, per il 28 maggio è stata fissata un'udienza in camera di consiglio davanti al Gip. Bellini, 66 anni, originario di Reggio Emilia risulta assistito in questo procedimento dall'avvocato Fausto Bruzzese.
Personaggio misterioso, di lui si occupa il volume dal titolo 'La Primula Nera. Paolo Bellini, il protagonista occulto di trent'anni di misteri italiani', di Giovanni Vignali. La richiesta di revocare la sentenza è un ulteriore passo avanti nell'inchiesta che la Procura generale ha avocato a sé sui mandanti e finanziatori dell'attentato, il tutto mentre prosegue davanti al tribunale il processo a Gilberto Cavallini, ex Nar accusato di essere il 'quarto uomo'. Di aver dato, cioè, un supporto logistico a Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, i Nar condannati in via definitiva. Nei giorni scorsi proprio dal dibattimento era emerso che la Procura generale ha indagato per depistaggio l'ex generale Quintino Spella, all'epoca responsabile Sisde a Padova.