La popolazione di lupi che oggi vive in Italia ha caratteristiche uniche al mondo grazie a una lunga e complessa storia evolutiva fatta di migrazioni e incontri ma anche di isolamento e persecuzioni da parte dell'uomo. A darne i primi indizi è uno studio italiano che per la prima volta ha analizzato in modo sistematico il Dna di reperti biologici appartenenti a lupi rinvenuti nella penisola italiana datati tra 25.000 e mille anni fa.
Pubblicata sulla rivista PeerJ, la ricerca nasce dalla collaborazione tra scienziati dell'Università di Bologna e dell'Ispra. Dall'analisi dei resti più antichi, tra 25.000 e 17.000 anni fa, sono emerse corrispondenze con altri resti dello stesso periodo rinvenuti in Nord America e in Eurasia, ma anche somiglianze con i lupi italiani contemporanei. Nei reperti più recenti, invece, datati tra 3.000 e 1.000 anni fa, scompaiono le corrispondenze con gli esemplari americani ed europei.