Botta e risposta tra il ministro
dell'Interno, Matteo Salvini che parla di "sentenza vergognosa"
e il sindaco di Bologna, Virginio Merola, sulla decisione presa
dal Tribunale della città emiliana che, ieri, ha imposto al
Comune di iscrivere all'anagrafe due richiedenti asilo
protagonisti di un ricorso contro il diniego stabilito sulla
base proprio del cosiddetto 'decreto Salvini'.
Al vicepremier, in Emilia-Romagna per una serie di comizi,
che definisce la pronuncia "vergognosa" e scandisce che "se
qualche giudice vuole fare politica e cambiare le leggi per
aiutare gli immigrati, lasci il Tribunale e si candidi con la
sinistra", replica il primo cittadino bolognese secondo cui "la
norma sull'iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo è
illegittima e la magistratura è indipendente. Un ministro - dice
Merola - fa ricorso ma non minaccia i giudici di essere di
parte". Ricorso verso la sentenza, garantisce Salvini, che
"ovviamente faremo. Intanto invito tutti i sindaci a rispettare
(come ovvio) la Legge".
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