Tre pistole, nove fucili, tra cui alcuni da caccia e una baionetta con lama in acciaio, e altre canne per armi sono stati scoperti ieri pomeriggio dalla polizia in un appartamento a Bologna, oltre a munizioni, uno stiletto, un pugnale e una daga. Dopo avere ricevuto una segnalazione per una lite tra due cugine in un cortile condominiale in via Malaguti, gli agenti hanno raccolto la testimonianza della prima donna coinvolta, una 24enne bolognese, poi della seconda, una 44enne anche lei nata in città. A casa di quest'ultima, oltre ad alcuni grammi di hashisc e marijuana per cui è stata sanzionata in via amministrativa, è stato notato un armadio a vetri blindato con diverse armi. Da accertamenti è risultato che non tutte erano detenute in modo regolare: la 44enne, in evidente stato di ebbrezza, aveva anche un porto d'armi per uso sportivo, scaduto. La donna è stata arrestata per detenzione illegale di armi comuni da sparo e detenzione illegale di armi o canne clandestine.
Nell'udienza in tribunale a Bologna il giudice Ines Rigoli ha convalidato l'arresto per la donna, difesa dall'avvocato Alessandro Armaroli e ne ha disposto la liberazione con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, due volte alla settimana. Il processo è stato rinviato al 25 luglio.
"Le armi ritrovate in casa della mia assistita fanno parte dell'eredità paterna ed erano tutte regolarmente denunciate. A questo proposito la signora si era ripetutamente rivolta alle forze di polizia che l'avevano rassicurata in tal senso. Siamo convinti che durante il processo verrà dimostrata la sua buona fede e la vicenda sarà ridimensionata, se non del tutto azzerata", ha detto l'avvocato Armaroli.