È in stato di arresto il giovane nordafricano preso questa notte dai carabinieri di Carpi ritenuto responsabile di aver incendiato gli uffici della polizia municipale di Mirandola. Il ragazzo, che annovera numerosi precedenti e che, da ultimo, è stato colpito da ordine di espulsione, èstato arrestato con le accuse di furto aggravato, danneggiamento a seguito di incendio e morte come conseguenza di altro delitto.
Nel rogo sono morte due persone, un'anziana di 84 anni e la sua badante di 74 anni, due feriti gravi e 16 intossicati. L'incendio, sviluppatosi negli uffici della polizia locale, ha provocato un'esplosione che ha coinvolto un appartamento adiacente, al primo piano, dove sono morte le due persone.
"Arrestato giovane immigrato nordafricano", twitta il ministro dell'Interno Matteo Salvini, "Altro che aprire i porti! Azzerare l'immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: A CASA tutti!".
Arrestato giovane immigrato nordafricano per il rogo che ha devastato la sede della Polizia locale di #Mirandola: due morti, decine di feriti e intossicati. Una preghiera e un abbraccio alle famiglie delle vittime.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) May 21, 2019
Altro che aprire i porti!https://t.co/yx7GWAB1fc
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il giovane intorno alle tre della notte scorsa si è introdotto nel comando della polizia municipale di Mirandola e, dopo essersi impossessato di un giubbotto antiproiettile, di un telefono cellulare di servizio, di tre berretti di ordinanza e di qualche suppellettile, ha incendiato alcuni arredi. Fuggito, è stato individuato e bloccato dai militari a circa cento metri dal luogo dell'incendio. Nel frattempo le fiamme, rapidamente propagatesi per tutti gli ambienti, hanno prodotto una intensa coltre di fumo che ha saturato i nove appartamenti al primo e al secondo piano della palazzina, causando la morte per asfissia di un'anziana donna italiana e della sua badante ucraina, la gravissima intossicazione del marito di questa e, in forma meno acuta, quella di altre diciotto persone, tutte evacuate e trasferite presso l'ospedale di Mirandola.