La guardia di finanza di Forlì ha eseguito un'ordinanza del Gip del tribunale di Forlì, Monica Galassi, in merito a possibili condotte illecite connesse alla compravendita di giovani calciatori avvenute tra la società, fallita, Cesena Calcio (già militante nel campionato di calcio di serie B) e il Chievo Verona. Disposto il sequestro preventivo di beni per 3,7 milioni di euro nei confronti del Chievo Verona e del suo attuale presidente e di beni per 5,3 milioni circa nei confronti del Cesena Calcio e società satellite, oltre che del suo ex presidente e di altri due indagati. In totale sono 29 le persone indagate. Le ipotesi di reato sono di bancarotta fraudolenta, falso in bilancio e i reati tributari di emissione e utilizzo di fatture false.
Secondo quanto emerso dalle indagini, negli anni dal 2014 al 2018, il Cesena Calcio e il Chievo Verona hanno effettuato reciproche compravendite di calciatori minorenni che, in realtà, si verificavano solo cartolarmente e a valori del tutto sproporzionati.