'I fiori di Woodstock e i
fiori dei naif', a 50 anni dal grande raduno (15-17 agosto
1969), sono filo conduttore della mostra in programma dal 14
agosto all'8 settembre alla Casa-museo Antonio Ligabue a
Gualtieri (Reggio Emilia). Un'occasione per ripercorrere la
musica e il costume degli anni '60 che hanno preparato questo
evento, in cui migliaia di giovani americani vissero tre giorni
di 'pace, amore, musica', simbolo e fine di un periodo.
L'accostamento, avvalendosi di documenti originali, sarà con i
fiori proposti dai pittori naif del periodo.
"Gli anni '60 - spiega Giuseppe Caleffi, direttore della
Casa-museo - sono forse l'ultimo periodo in cui l'umano ha una
percezione positivista del futuro, tanto da attualizzarlo e
poter cantare con i Nomadi che 'Un figlio dei fiori non pensa al
domani'. I fiori dei naif sono i fiori di Woodstock, i fiori di
un mondo che lavora e si sacrifica con la sicurezza di un domani
migliore ed 'elegge' i fiori a rappresentare simbolicamente
questa speranza".
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