E' arrivato il fine indagine, atto che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio, per le tre persone indagate in seguito alla morte del piccolo Gianlorenzo Manchisi, il bimbo di due anni e mezzo deceduto il 5 marzo, a Bologna, dopo essere caduto da uno dei carri allegorici del Carnevale cittadino. L'inchiesta della Procura vede accusati per omicidio colposo, seppur con diverse responsabilità, l'ingegner Marco Pasquini che firmò il collaudo del mezzo, l'allestitore Paolo Canellini, difeso dall'avvocato Stefano Sermenghi, e la madre del bambino.
In una nota gli avvocati Annalisa Gaudiello e Mauro Nicastro, che difendono i familiari del bimbo, fanno sapere di "ritenere inaccettabile la mancata individuazione di un profilo di responsabilità colposa nei confronti del Comitato organizzatore e delle istituzioni preposte al controllo". Inoltre chiederanno alla Procura "ulteriori atti di indagine, attendendo una risposta che motivi giuridicamente le ragioni di questa inconcepibile esclusione".
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