Interventi di miglioramento ecologico in aree per complessivi 10mila metri quadrati, coinvolti 60 chilometri di canali, in sei comuni e due specie invasive da contrastare: il gambero rosso della Louisiana e la nutria. Sono i numeri e gli obiettivi principali di Life Green4blue, il progetto finanziato dal programma Life dell'Unione europea per ridurre il declino della biodiversità della pianura bolognese e sperimentare pratiche virtuose di gestione dei canali di bonifica.
L'iniziativa punta a riqualificare l'ambiente dei canali di bonifica per valorizzarne il ruolo di infrastrutture verdi e blu di collegamento tra aree naturali del territorio: propone una gestione innovativa dei canali che, da semplici strutture per il trasporto d'acqua, li trasformi in ecosistemi ricchi di biodiversità. Altro aspetto chiave il contenimento della popolazione di specie faunistiche invasive estranee agli habitat locale, come la nutria e il gambero rosso, la cui presenza pesa negativamente sugli ecosistemi e sulla sicurezza dei canali.
Del progetto sono partner Consorzio della Bonifica Renana, Università di Bologna e Legambiente Emilia-Romagna. Partito a dicembre 2019, in questi mesi sono partite le prime azioni sul campo nel rispetto delle misure di sicurezza imposte dall'emergenza sanitaria. Sono iniziate le attività di monitoraggio dei suoli e delle acque, e quelle di censimento floristico e faunistico. Tra l'altro i primi esiti delle catture indicano di una presenza quasi univoca del gambero 'alieno' rispetto a quello autoctono, anche se non sono mancate le sorprese positive. Come il rinvenimento di un luccio, specie tipica di ecosistemi in buono stato e antagonista di altre specie alloctone molto pericolose come la rana toro americana.
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