"Il vero problema non saranno i
protocolli, ma i collegamenti internazionali. Per tornare ai
livelli pre Covid si dovrà aspettare presumibilmente il 2023. Ma
andiamo avanti. Nonostante tutto, non ci fermiamo". Lo dice al
Qn il direttore generale di BolognaFiere, Antonio Bruzzone: le
stime che le principali associazioni internazionali di
riferimento come Ufi, l'Associazione mondiale delle fiere, hanno
sviluppato, parlano di un 2021 con un calo del 30% sul 2019, il
2022 con il 15% in meno. Bisognerà aspettare il 2023 per un
recupero totale".
I 195 milioni di fatturato del 2019 "quest'anno diventeranno
50-60 milioni. Abbiamo utilizzato tutto quello che era possibile
del fondo liquidità: sono tre anni che l'azienda porta bilanci
positivi. Resistiamo". La ripartenza dell'attività espositiva
sarà con il Sana dal 9 all'11 ottobre: "L'abbiamo rinominata
Sana Restart - spiega Bruzzone - proprio per ricordare che si
tratta di una ripartenza, una fiera progettata con l'obiettivo
di sostenere le imprese del settore biologico e naturale nel
rilancio dell'economia.
Poi ci saranno altri manifestazioni a ottobre, come il Saie
(14-17), il Salone Nautico Bologna (17-25), Fleet Manager
Academy (28), mentre Big buyer è dal 25 al 27 novembre.
Seguiranno una serie di manifestazioni per il grande pubblico a
novembre, dal Mondo creativo (26-29) a Eudi show (27-29). Il
2020 si concluderà con Ambiente lavoro, dall'1 al 3 dicembre.
Per le fiere internazionali, Cosmoprof, Fiera del libro, Cersaie
ed Eima International, bisognerà aspettare il prossimo anno".
Per quanto riguarda l'estero, la pandemia "ha imposto il
posticipo anche di alcuni eventi del network mondiale di
Cosmoprof, come il Cosmoprof North America a Las Vegas di
luglio. E potrebbero esserci problemi per Cosmoprof India. La
prima manifestazione all'estero di questo circuito sarà il South
China Beauty Expo (30 luglio-1 agosto 2020): è un evento
piccolo, ma è un segnale importante".
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