"Sei mesi di detenzione su accuse del tutto infondate sono un periodo di tempo inaccettabile, rinnoviamo gli appelli alla scarcerazione rivolti al Governo che lo tiene in carcere e anche al Governo dell'Italia, Paese di cui Patrick sempre più sta diventando parte, cittadino onorario e soggetto di tante iniziative di solidarietà". Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, anticipa all'ANSA la nuova campagna social per chiedere la scarcerazione del ricercatore egiziano che dall'8 febbraio è formalmente in stato di arresto, e in cella, in Egitto con accuse che annoverano anche la propaganda sovversiva.
Patrick stava frequentando un master europeo all'Università di Bologna e il 7 febbraio fece rientro in patria per una breve vacanza, senza più fare ritorno in Italia. Domani, a sei mesi dall'arresto formale del 29enne, Amnesty International lancerà un "tweet storm" con l'hashtag #freepatrickzaki per tenere alta l'attenzione sul caso e tornare chiedere libertà.
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