Ancora due tartarughe marine,
ricoperte di parassiti, sono state recuperate lungo le coste
emiliano-romagnole. Dopo l'allarme lanciato sabato dalla
Fondazione Cetacea di Riccione, a seguito del soccorso nelle
ultime due settimane di cinque Caretta caretta colpite da
'epibionti' (detti 'denti di cane'), in questi giorni una
piccola tartaruga, di circa 20 centimetri, è stata ritrovata
morta dai biologi del gruppo di ricerca Tao (Turtles of the
Adriatic Organization) del centro di soccorso di Porto Garibaldi
mentre una più grande, con il carapace di 23 centimetri e molto
debilitata, questa mattina è stata intercettata in mare a
Cervia.
Dopo essere stata recuperata grazie alla collaborazione della
Capitaneria di Porto, è stata ricoverata al centro di recupero
di Cestha a Marina di Ravenna.
"Il nostro staff - spiega Sara Segati, responsabile
scientifico Cestha - è già al lavoro per indagare questo
fenomeno che sta assumendo proporzioni tristemente elevate.
Altri casi simili sono arrivati al nostro centro nelle scorse
settimane ed altri sono in degenza presso altre strutture.
Continueremo i monitoraggi lungo le coste della provincia di
Ravenna e Ferrara per essere pronti a intervenire
tempestivamente nel caso continuassero a verificarsi questi
episodi".
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