Non ci sarà il Capodanno in piazza Maggiore a Bologna. Lo ha annunciato l'assessore alla cultura Matteo Lepore che ha anticipato che si sta lavorando ad alternative virtuali. "Non credo sia un fulmine a ciel sereno - ha detto - anzi penso che questa nostra decisione stia nelle cose e nel buon senso". Il Capodanno bolognese è, tradizionalmente, festeggiato con il rogo del Vecchione, ovvero l'incendio, che avviene a mezzanotte in punto di un fantoccio. La sua realizzazione è generalmente affidata ad un artista, che di norma viene incaricato con un paio di mesi di anticipo.
Il Comune è impegnato a "progettare una proposta alternativa che possa farci vivere insieme un momento collettivo, magari in modo virtuale. Ci stiamo pensando, anche dialogando con gli operatori culturali e i colleghi delle altre città capoluogo italiane. Ci lasceremo alle spalle questo brutto anno, ma sappiamo già che i nostri problemi non finiranno affatto il 31 dicembre prossimo".
Il rogo del Vecchione, ha proposto Lepore, "lo bruceremo dal vivo quando la pandemia sarà finita e sarà un rito collettivo bellissimo che non dimenticheremo mai".