Era atteso in videocollegamento al tribunale di Ferrara, ma Norbert Feher, alias Igor il Russo, il pluriomicida che si trova in carcere in Spagna, ha rinunciato a presenziare al processo per tre rapine di cui è accusato, messe a segno nell'estate 2015 con la sua banda composta anche da Ivan Pajdek e Patrik Ruszo, due anni prima di diventare il killer conosciuto per i due omicidi in Italia e tre omicidi in Spagna, più altrettanti tentati.
Igor ha rinunciato, rifiutandosi, anche di sottoporsi al "confronto all'americana" vocale: un test mai realizzato prima a Ferrara, e che avrebbe dovuto portare Alessandro Colombani, unica vittima rimasta di quelle rapine, a dire se riconosceva tra le voci da ascoltare nel "confronto", quella della persona che lo aggredì e picchiò a sangue davanti alla sua casa a Villanova di Denore e che Colombani ha sempre detto essere quella di Igor: "È la sua voce, l'ho riconosciuta dalle poche parole, ricordo quel tono nelle mie orecchie, 5 anni fa, quando venivo aggredito, bastonato", aveva detto al processo.
E così, senza nessun confronto, il processo si avvia verso la chiusura. La sentenza il 24 febbraio prossimo. Igor è accusato di tre rapine, oltre che ai danni di Colombani, quelle commesse nell'agosto a Mesola in casa di un'anziana di 90 anni rimasta legata e imbavagliata nel letto per 48 ore (morta anni dopo per lo choc dubito da quel fatto) e a Coronella nei confronti di un padre e una figlia, sequestrati in casa per 5 ore e rapinati da Igor e i suoi complici che ora lo accusano: Pajdek e Ruszo sono già stati condannati per queste rapine a 14 e 15 anni.
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