A sedici anni dal disastro, Crevalcore - nella pianura bolognese - ha ricordato con una messa in suffragio delle vittime e la deposizione di corone di fiori la strage ferroviaria del 7 gennaio 2005, quando alle 12.53, in una fitta nebbia, un interregionale proveniente da Verona e un convoglio merci con putrelle di acciaio in viaggio da Roma si scontrarono frontalmente nei pressi della stazione di Bolognina, sulla Bologna-Verona a binario unico. Il bilancio fu di 17 vittime, tra cui entrambi i macchinisti, e circa 80 feriti.
Alle cerimonie hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Crevalcore Marco Martelli, i sindaci delle città coinvolte, l'assessora Irene Priolo in rappresentanza della Regione e il consigliere metropolitano Marco Monesi.
Per i pm a causare la strage fu l'errore di un macchinista che 'bucò' un semaforo rosso, scontrandosi con il convoglio che arrivava in direzione opposta senza Scmt, Sistema di controllo marcia treno, meccanismo automatico che blocca il treno in caso di mancato rispetto dei segnali. Il processo si chiuse nel 2011 con l'assoluzione di dieci dirigenti delle Ferrovie e non ci fu appello. Intanto la vecchia linea ferroviaria si sta trasformando in una ciclabile, di prossima apertura, così come previsto dagli impegni presi dopo l'incidente.