'No Dams' al Museo della musica,
Mimmo Paladino in Sala Borsa: dal 7 maggio al 20 giugno foto,
articoli, documenti ufficiali, filmati storici e disegni
provenienti da archivi pubblici e privati tessono la trama del
Dams dal 1971 ad oggi, mentre dall'8 maggio al 6 giugno è in
programma la personale di oltre 200 disegni dell'artista
ispirati ai classici della letteratura mondiale, da Cervantes a
Collodi, da Dante a Omero, da Lévi-Strauss a Manzoni. Le mostre
celebrano il cinquantenario del Dams di Bologna e fanno parte di
'Dams50', che raccoglie oltre trenta eventi rivolti agli
studenti, agli ex studenti dei corsi di laurea, ma anche ai
cittadini e a tutti gli appassionati, organizzato dal
Dipartimento delle Arti di Bologna.
'No Dams' racconta in maniera sintetica i capitoli di una
storia unica, tanto nei riflessi interni al mondo universitario
quanto nel rapporto, a volte conflittuale, ma sempre vivo e
intenso, con la città: dagli esordi, a inizio decennio, fino
agli eventi del '77, dal drammatico intreccio dei cosiddetti
'delitti del Dams' ai collettivi degli anni Ottanta, dalla
Pantera degli anni Novanta fino ai cambiamenti dopo il Duemila.
"No Dams' ricorda i principali passaggi storici del corso di
laurea, ma suggerisce anche, già a partire dalla particolarità
del progetto espositivo dell'architetto Eric Lapierre, come il
Dams continui ad essere, anche oggi, un luogo di innovazione
didattica, di ricerca e di sperimentazione estetica. La mostra
di Mimmo Paladino, 'Dalla pittura alla letteratura', è preludio
alla laurea ad honorem in Dams che gli sarà conferita dal
Rettore dell'Università di Bologna, Francesco Ubertini, il 14
maggio al teatro Comunale "per la sua capacità di trasformare il
sapere classico attraverso l'interazione tra i linguaggi
artistici, per produrre una nuova forma di conoscenza,
sensibile, critica, contemporanea".
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