/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Carabiniere ucciso nel 1987, al via processo per 3

Carabiniere ucciso nel 1987, al via processo per 3

Ammesse le parti civili, i familiari, ministero e Nsc

BOLOGNA, 17 maggio 2021, 16:57

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

È partito in mattinata davanti alla Corte d'Assise di Ravenna il processo per la morte di Pier Paolo Minguzzi, il 21enne di Alfonsine, nel Ravennate, studente universitario e carabiniere di leva alla caserma di Mesola, nel Ferrarese, sequestrato il 21 aprile 1987 mentre rincasava e ucciso poco dopo. Tre le parti civili per le quali la Corte, presieduta dal giudice Michele Leoni (a latere la collega togata Federica Lipovshek) ha ammesso la costituzione: i familiari del defunto (madre, sorella e fratello), il ministero della Difesa e il nuovo sindacato carabinieri (Nsc) con l'avvocato Maria Grazia Russo. Due i Pm in aula: Marilù Gattelli e Lucrezia Ciriello.
    Secondo l'accusa, dietro all'omicidio ci sarebbero due ex carabinieri all'epoca in servizio alla caserma di Alfonsine, Orazio Tasca (originario di Gela in provincia di Caltanissetta ma residente a Pavia) e Angelo Del Dotto (di Ascoli Piceno) oltre all'idraulico del paese, Alfredo Tarroni: i tre devono rispondere in concorso di omicidio pluriaggravato, di sequestro di persona a scopo di estorsione (fu chiesto un riscatto di 300 milioni di lire) e di occultamento di cadavere (il corpo fu gettato nel Po di Volano zavorrato da una grata da dove riemerse una decina di giorni dopo). 


   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza