Aveva organizzato una festa in discoteca al Parco Lido di San Polo d'Enza nel Reggiano con inviti, pubblicità e notizie sui social pur essendo sprovvisto di ogni autorizzazione e non rispettando le normative anti-Covid: domenica notte in questa discoteca abusiva sono stati sorpresi a ballare in oltre mille ragazzi. Lo hanno scoperto i carabinieri della stazione locale che hanno denunciato l'organizzatore dell'evento, un ragazzo di 27 anni di Quattro Castella.
I militari sono intervenuti mentre la festa era in corso dopo alcune segnalazioni. Immediata la sospensione di ogni attività anche considerando la carenza di ogni indicazione attualmente prevista per gli esercizi pubblici, quali ad esempio il numero massimo di persone a cui è consentito l'accesso e le verifiche sul possesso del Green pass. Identificato il responsabile dell'evento, questi è stato denunciato per l'apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e sanzionato per 1200 euro. Il locale è stato chiuso cinque giorni.
L'AVVOCATO REPLICA ALLE ACCUSE, 'DOCUMENTAZIONE REGOLARE'
Documentazione regolare e nessun controllo Green pass in quanto l'attività era all'aperto, in uno spazio in cui erano stati affissi cartelli con il divieto di ballare e dal quale era stata rimossa la pista da ballo per far posto a tavoli. L'avvocato Libero D'Incecco, difensore del 27enne di Quattro Castella denunciato nei giorni scorsi dai carabinieri per una festa in una discoteca ritenuta abusiva nel Reggiano, contesta le accuse a carico del giovane.
Il locale in questione, al Parco Lido di San Polo d'Enza, spiega il legale, ha "regolarmente presentato idonea Scia per la somministrazione di bevande ed alimenti con intrattenimento". Quanto al mancato rispetto dei limiti imposti da normative anti-Covid, aggiunge, il locale ha "capienza pari a 3000 persone" e si trova "completamente all'aperto", quindi "non risulta essere necessario né il controllo del Green pass per accedere al locale - non trattandosi di discoteca - né tantomeno l'indicazione di capienza". Inoltre, la pista da ballo era stata "opportunamente rimossa" dal suo assistito e dagli organizzatori per "installare, diversamente, una distesa composta esclusivamente da tavoli riservati ai clienti del locale". Infine, "non solo nelle comunicazioni relative alla serata era stato tempestivamente sottolineato il divieto di ballare e l'obbligo della mascherina" ma "la società si era assicurata la presenza in loco di numerosi cartelli, ben visibili, riportanti 'Divieto di ballare'".
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