Una laurea magistrale ad honorem in
Lettere classiche e moderne a uno dei maggiori autori francofoni
contemporanei: l'Università di Parma l'ha conferita allo
scrittore martinicano Patrick Chamoiseau, in una cerimonia che
il pubblico ha potuto seguire in diretta streaming dall'Aula
Magna.
Da sempre cantore e difensore della cultura creola, e
innovatore nel linguaggio (un francese nutrito dei ritmi e delle
immagini prese a prestito dal creolo), Chamoiseau è saggista e
narratore. Insignito di numerosi premi letterari (il Prix
Goncourt nel 1992 per Texaco, i recenti Best Translated Book
Awards per L'Esclave vieil homme et le Molosse e Prix Édouard
Glissant nel 2019), Commandeur des Arts et des Lettres, ha
profondamente rinnovato la produzione letteraria in lingua
francese, sia dal punto di vista delle tematiche affrontate nei
numerosi romanzi, racconti e saggi pubblicati dal 1986 ad oggi,
sia per l'originalità delle scelte stilistiche, linguistiche ed
estetiche che caratterizzano la sua scrittura.
"L'attività letteraria di Chamoiseau - ha affermato il
rettore Paolo Andrei - incarna l'impegno politico, civile e
sociale in un campo che fa parte, a pieno titolo, di ciò che
l'Università vuole essere: il riconoscere la dignità di tutte le
persone, indipendentemente dall'origine e dalla religione, e il
riconoscere a tutte le persone la possibilità di sentirsi
accomunate in quella che l'autore ed Édouard Glissant
definiscono la 'mondialità', una nuova concezione del mondo
fondata sull'apertura, sulla relazione e sul rispetto delle
radici culturali dei popoli". "Con e nelle differenze - ha detto
Chamoiseau - costruire il proprio 'Luogo' nell'arcipelago dei
'Luoghi' sempre in divenire, battersi per quelle frontiere
fondamentali che sono i portici e i passaggi aperti, quelli che
tracciano solamente una linea offerta al sapore delle
differenze; aprire i propri cammini nella materia inestricabile
del Tutto-Mondo, con quella bella erranza che orienta, e che ci
aiuta a percepire quanto tutta la bellezza del mondo sia nella
Relazione. Ecco il bell'oggetto della mia letteratura".
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