Si accendono i riflettori su
potere, sostenibilità ed economia che ruotano intorno a mari e
oceani: Ferrara per tre giorni diventa capitale della 'blue
economy' con Sealogy, salone europeo ospitato in Fiera dal 18 al
20 novembre. Al centro ci sarà ampio spazio per la
valorizzazione del territorio, con la vallicoltura di Comacchio
e la cucina di mare secondo Pellegrino Artusi, ma nelle tre
giornate si confronteranno esperti internazionali in materia tra
seminari, incontri e anche degustazioni. L'evento,
originariamente programmato l'8 marzo 2020, annullato a causa
della pandemia, è stato presentato oggi in videoconferenza
stampa.
Il ministero delle Politiche agricole, alimentari e
forestali, ha detto la dirigente Eleonora Iacovoni, "ha grosse
aspettative su questo evento, perché pone l'Italia al centro di
manifestazioni sul settore della blue economy", e "puntiamo che
diventi il salone numero uno in Italia ma anche in Europa". Sarà
di certo una "vetrina importante per raccontare all'Europa i
mestieri antichi frutto di tradizioni e saperi tramandati di
generazione in generazione e di tutte le eccellenze della
filiera ittica regionale", ha aggiunto l'assessore regionale
all'Agricoltura Alessio Mammi. La Regione sarà presente con uno
stand, "palco di conoscenza, scambio e incontri che vedranno
susseguirsi i più autorevoli testimonial, chef ed esperti del
mare". È vera ripartenza per la fiera, ha sottolineato il
presidente di Ferrara Fiere Andrea Moretti: "L'Emilia-Romagna si
appresta a divenire la regione europea della Blue Economy,
aprendo i lavori con un importante appuntamento internazionale
destinato a fornire gli orientamenti operativi della
programmazione comunitaria 2021/2027 a favore dei settori
dell'economia del mare".
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