La strage alla stazione di Bologna
del 2 agosto 1980 (85 morti e 200 feriti) rivive nel
documentario 'Un minuto di silenzio' di Fabio Fiandrini e Marta
Pettinari, prodotto dall'associazione culturale La Nave Europa,
che si sviluppa sullo sfondo della vicenda personale di Paolo
Bolognesi, presidente dell'Associazione familiari delle vittime.
L'anteprima è in programma mercoledì 10 novembre, alle 18.30,
alla Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna, poi il
documentario sarà disponibile attraverso il sito
www.unminutodisilenzio.it, in cui si potrà accedere anche a
contenuti extra e approfondimenti.
Quel 2 agosto la vita di Bolognesi, oggi 77enne, cambia per
sempre: suo figlio di 6 anni riporta ferite gravissime, con le
cui conseguenze fisiche e psicologiche dovrà convivere per anni,
mentre sua suocera è una delle vittime. Da quel momento si apre
per lui un doloroso confronto con gli effetti prodotti dalla
strage, confluito poi nell'impegno, personale prima e attraverso
l'Associazione poi, volto a ottenere verità e giustizia. Questo
percorso non è a oggi ancora concluso: il cosiddetto "processo
sui mandanti", infatti, è storia di questi giorni.
Il titolo del documentario richiama il primo comunicato della
neocostituita Associazione tra i familiari, allora presieduta da
Torquato Secci, che il 2 agosto 1981 chiedeva un minuto di
silenzio in memoria delle vittime, ma allude anche al silenzio
che in questi 41 anni ha avvolto molti aspetti della vicenda,
"impedendo che tutti i fatti fossero accertati e tutti i
responsabili individuati". Gli avvenimenti del passato saranno
raccontati grazie all'utilizzo di materiali provenienti da
archivi regionali, nazionali e internazionali, da raccolte
private, rielaborati anche con tecniche di animazione 3D. Il
presente invece emergerà dalla testimonianza di Bolognesi e
dalla sua interazione visiva e narrativa con i luoghi di questa
storia, anch'essi protagonisti all'interno del documentario.
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