Il Museo Civico Luigi Varoli di
Cotignola (Ravenna) presenta 'Novena', una mostra che ruota
intorno all'acquisizione da parte del Comune di un dipinto ad
olio che raffigura un Cristo portacroce realizzato da Francesco
e Bernardino Zaganelli. L'opera proviene da una collezione
privata bolognese e si potrà ammirare, dopo l'intervento di
restauro condotto da Michele Pagani, dall'11 dicembre al 6 marzo
a Palazzo Sforza, insieme ad altre due versioni dello stesso
soggetto realizzate dai Zaganelli e agli interventi di due
artisti contemporanei: Franco Pozzi, che esporrà cinque disegni
a matita, e Nicola Samorì, che presenterà un dipinto realizzato
ad olio.
La mostra nasce da un'idea dell'assessore alla Cultura
Federico Settembrini e si avvale della curatela di Raffaella
Zama. Il titolo, 'Novena', suggerito da Franco Pozzi, oltre ad
alludere ad una pratica di preghiera e di meditazione, gioca
sulla ricorsività del numero nove, presente anche nel percorso
espositivo: nove le versioni conosciute del Cristo portacroce e
nove le opere in mostra, tre le versioni del Cristo degli
Zaganelli, cinque i disegni di Pozzi, uno il dipinto di Samorì.
'Novena' si pone come un'occasione straordinaria per celebrare
due figure molto apprezzate, "il fiore più fragrante" - come
scrisse Roberto Longhi - della pittura in Romagna tra Quattro e
Cinquecento: Francesco e Bernardino Zaganelli. In sé racchiude
anche la storia di un ritorno atteso, quello dei due fratelli
pittori a Cotignola, loro paese d'origine. Il dipinto, in questo
contesto, diventa anche simbolo, punto di partenza e presenza
centrale, della futura sezione del Museo Varoli dedicata agli
Sforza e ai suoi pittori del Rinascimento.
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