Un "cigno nero", Così, aprendo a Bologna la tavola rotonda intitolata 'Transizione (non solo) ecologica. C'è un nuovo mondo dell'energia da costruire", il presidente di Illumia, Marco Bernardi, ha inquadrato l'attuale momento del comparto energetico, alle prese con il forte innalzamento dei costi.
"Un anno fa il prezzo del gas era un decimo del valore attuale, quello che tecnicamente nel mercato si chiama Black Swan, un cigno nero, un evento imprevedibile e di difficile gestione. Ma la dinamica dei prezzi - ha aggiunto - non è l'unica che caratterizza il mondo energetico in questo periodo, l'altro grande protagonista è questa spinta verde, questa attenzione alla sostenibilità, che impatta non solo il mondo elettrico, ma la vita di ciascuno di noi".
Accanto a Bernardi, all'incontro bolognese, anche l'ex ministro dell'Industria Alberto Clò, che ha rimarcato il fatto che la crisi energetica sia "tutt'altro che inattesa" e che abbia "fatto emergere una serie di questioni che la retorica della transizione energetica ha cancellato dal dibattito pubblico. Una crisi non temporanea - ha osservato - ma strutturale. Tutti si sono trovati impreparati a capire quello che stava accadendo. Stava avanzando uno tsunami, ma tutti si sono voltati dall'altra parte. In primis le strutture ministeriali" E sulla stessa linea dell'ex ministro, anche Carlo Stagnaro, senior fellow dell'Istituto Bruno Leoni, che ha sottolineato: "Questa crisi non è stata imprevista come quella del covid. È stata prevista, ma non nell'entità dell'aumento dei prezzi. Cosa fare? Bisogna aumentare l'offerta e quindi superare le difficoltà produttive e politiche esistenti".
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