Dopo l'arrivo a metà dicembre
dell'opera 'San Bruno in preghiera con altri monaci' di Carlo
Bononi tornano alla Sala del Tesoro del Museo archeologico
nazionale di Ferrara altri tre quadri. In questo caso si tratta
di opere di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo, un artista
vissuto a cavallo tra il XV e il XVI secolo e morto a Ferrara. A
darne l'annuncio attraverso una nota è lo stesso sindaco, Alan
Fabbri, che ha ricordato come le opere ('Pesca miracolosa',
'Noli me tangere' e 'La crocefissione con la Vergine, la
Maddalena e i santi Giovanni Evangelista e Vito') provengano
dalla Galleria Borghese di Roma e dalla Pinacoteca di Brera di
Milano.
"Dei cento capolavori erranti che in queste settimane stanno
tornando a casa in tutto il Paese, per iniziativa del ministero
della Cultura, Ferrara ha il piacere di accoglierne ben quattro
- ha detto Fabbri - il ritorno consolida inoltre il ruolo della
città come capitale del Rinascimento, che rende l'esperienza di
un viaggio qui un ritorno al bello che quell'epoca consegnò alla
storia".
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