Piacenza ha ricordato il 25/o
anniversario della tragedia ferroviaria dell'Etr 500
'Botticelli' Milano-Roma, più noto come 'Pendolino', che
domenica 12 gennaio 1997 deragliò a circa 300 metri dalla
stazione, all'uscita del ponte sul Po, causando la morte di otto
persone e alcune decine di feriti. Le vittime, di età fra i 23 e
i 73 anni, furono i macchinisti Pasquale Sorbo e Lidio De
Sanctis, le hostess di bordo Cinzia Assetta e Lorella Santone,
gli agenti della Polfer Francesco Ardito e Gaetano Morgese (di
scorta al presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga,
che rimase illeso), le passeggere Agatina Carbonaro e Carmela
Landi. Si trovavano nelle prime carrozze dell'Eurostar, quelle
dove l'impatto fu più devastante.
Il perdurare dell'emergenza sanitaria non ha consentito lo
svolgimento della tradizionale commemorazione alla presenza dei
familiari, ma non sono mancati gli omaggi floreali da parte dei
parenti, accanto a quelli dell'Amministrazione comunale, delle
Ferrovie dello Stato e del Dopolavoro Ferroviario. "Ancora una
volta - ha scritto la sindaca Patrizia Barbieri - affido, al
calore di una lettera, i sentimenti di solidarietà e affetto
dell'intera comunità piacentina, che oggi più che mai vi è
vicina nel ricordo, condividendo un dolore che il tempo non
affievolisce".
I funzionari e i dirigenti delle Fs finiti sul banco degli
imputati per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo
plurimo e lesioni colpose furono assolti in primo grado e in
appello 'per non aver commesso il fatto', mentre i vertici delle
Fs di allora erano già stati in precedenza prosciolti.
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