/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Uccise la nonna, 16 anni per omicidio preterintenzionale

Uccise la nonna, 16 anni per omicidio preterintenzionale

La sentenza a Ferrara, la picchiò e l'anziana morì di infarto

FERRARA, 20 gennaio 2022, 17:58

Redazione ANSA

ANSACheck

La Corte di assise di Ferrara ha condannato a 16 anni Pier Paolo Alessio, che il 20 novembre 2019 provocò la morte della nonna Maria Luisa Silvestri, 71 anni, colpendola a pugni e calci. I giudici hanno riconosciuto il reato di omicidio preterintenzionale, mentre il pm Barbara Cavallo, che aveva chiesto la stessa pena, con la prevalenza delle attenuanti sulle aggravanti, aveva sostenuto però l'omicidio volontario con il dolo eventuale.
    Dopo aver cenato nella pizzeria della madre a San Martino, Alessio, 25 anni, e la nonna tornarono verso a casa insieme sulla stessa auto, verso Ferrara dove abitavano, a Pontelagoscuro. Giunti tra via del Lavoro e via Marconi lui iniziò a picchiarla. Secondo una perizia medico-legale l'anziana non morì per le botte, come si era ipotizzato in un primo momento, poiché questa azione fu una concausa di un infarto. Per la Procura, conoscendo le condizioni della donna, l'imputato accettò il rischio di poterla uccidere. Ipotesi a quanto pare esclusa dal giudice: "La nostra linea - ha spiegato il difensore, Pasquale Longobucco - è che non si poteva parlare di omicidio volontario perché il mio assistito non voleva la morte della nonna e non è detto che conoscesse il quadro clinico e le conseguenze del suo gesto". Alessio è attualmente ai domiciliari.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza