A 4 anni, operato in Ucraina alle gambe, rischiava di non poter più correre per la mancanza di assistenza. Ma ora la solidarietà di Ferrara gli consentirà di concludere con successo l'intervento e di trovare una nuova casa. È la storia di Mark, proveniente dall'Oblast' di Černivci che - dopo una delicata operazione di ortopedia pediatrica alla gamba destra, nel suo Paese - rischiava, a causa del bombardamento dell'ospedale, di non avere più assistenza medica.
Il bambino è riuscito, la scorsa settimana, a raggiungere l'Italia, con la madre e la sorella di 9 anni. Dopo aver varcato il confine austriaco e stato portato nella città emiliana da un amico ferrarese della nonna, che lavora come badante. Pochi giorni dopo la nonna, Nina, da 17 anni a Ferrara, ha scritto una mail al sindaco Alan Fabbri, che si è attivato con l'Azienda Ospedaliero-Universitaria e ora il bambino sarà visitato all'ospedale Sant'Anna di Cona martedì prossimo. "Si accende una luce di speranza. Grazie al personale medico che si è attivato immediatamente per dare cure al piccolo Mark. Questa vicenda è un esempio della straordinaria forza della solidarietà", ha detto il sindaco Fabbri. Al suo arrivo a Ferrara, Mark, la madre e la sorella sono stati ospitati da una famiglia che ha messo a disposizione alcuni locali di proprietà, nella zona di via Padova. Il padre del bambino, invece, è ancora in Ucraina a combattere. Il tramite con questa generosa famiglia ferrarese è stato il parroco di Pontelagoscuro, don Silvano Bedin. "Riabbracciare il mio nipotino è stata una cosa meravigliosa - ha detto Nina - ci auguriamo presto di poterci ritrovare tutti quanti insieme, con il padre di Mark".
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