"Anche se va contro la mia
cultura, perché sono un liberale, io introdurrei il divieto di
vendita e di uso degli smartphone per i minori di 14 anni. Ai
nostri figli vietiamo di bere alcool, di fumare sigarette e di
guidare la macchina, non possiamo abbandonarli alle piazze
virtuali senza nessun tipo di controllo". Lo dice Andrea
Cangini, senatore di Forza Italia ed ex direttore del Quotidiano
nazionale, a margine della presentazione al Teatro Comunale di
Bologna del suo libro 'Coca web. Una generazione da salvare'. Il
volume, edito da Minerva, si basa sull'indagine conoscitiva
della commissione Istruzione al Senato che ha coinvolto esperti
come psicologi, neurologi, psicoterapeuti, pedagogisti e
sociologi sul rapporto tra la tecnologia digitale e gli
studenti.
"Ne è uscito un quadro agghiacciante - ha aggiunto Cangini -
I lockdown hanno aumentato la dipendenza e non possiamo
continuare a far finta che il fenomeno non esista, perché
parliamo di minorenni". "Servono regole più stringenti per il
web - ha concluso il senatore - e c'è la necessità di far
rispettare quelle che già ci sono, come il divieto di usare i
telefonini in classe, ma anche di un obbligo per le grandi
compagnie del web di fare delle campagne pubblicitarie per dire
che il web fa male ai giovani".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA