'L'intelligenza dei fiori' è il tema della mostra di Ana Limay in programma alla Galleria B4 di Bologna (via Vinazzetti 4/b) dal 26 marzo al 20 aprile (martedì-sabato, 17-20, ingresso libero o su appuntamento). "Per comprendere questa mostra, questo gruppo fortemente coerente di opere qui esposto ma ancor più raccolto - commenta il giornalista e critico Pier Damiano Ori - occorre fare ricorso a una categoria, che è sia di pensiero che di modalità estetica e pittorica, quella del 'chiaro', non intesa come chiarezza ma come trasparenza; quindi percorso verso ciò che per primo l'autrice sa essere irraggiungibile".
Ana Limay è nata a Bariloche, nella Patagonia argentina, una regione montuosa circondata da laghi. Nel 2004 si è trasferita a Buenos Aires, dove ha studiato arte a Prilidiano Pueyrredon (Nacional University of Art). Dopo aver insegnato nella stessa università, ha studiato pittura con Graciela Genoves, una delle più influenti artiste argentine. Il punto di partenza del lavoro di Ana Limay, che nel 2016 si è trasferita in Italia, è una ricerca sul colore che strizza l'occhio ai post-impressionisti, che gioca poco con l'accumulo di materia e molto con le suggestioni eteree del cromatico. I suoi soggetti principali sono i luoghi che vede e che vive ogni giorno. In Europa le sue opere sono state oggetto di mostre a Cremona, Bologna, Forlì, Roma e Berlino.
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