Il Museo d'arte moderna di Bologna (Mambo) dedica un'edizione speciale del Programma di Residenze Rose - progetto avviato nel 2016 per promuovere la mobilità internazionale dell'arte contemporanea - alla comunità artistica ucraina. Da questo mese, infatti, Mariia Proshkovska, artista e performer ucraina nata nel 1986 e scappata da Kyev pochi giorni dopo l'inizio del conflitto, verrà ospitata insieme con il figlio di sei anni, grazie a un finanziamento di 10mila euro del Comune di Bologna, all'interno della residenza per artisti Sandra Natali in via Turati.
Di solito il programma della residenza prevede la produzione di opere con un'esposizione artistica finale a Villa delle Rose, ma come sottolinea Lorenzo Balbi, direttore del Mambo, "si tratta di un'edizione straordinaria e non abbiamo chiesto nessun progetto. C'è eventualmente la possibilità di produrre un lavoro, ma vogliamo soprattutto portare avanti insieme un'opera di comunicazione per dare voce alla comunità degli artisti ucraini". L'obiettivo è quindi garantire la sicurezza all'artista e trasformare la sua residenza in un megafono che diffonda le voci di altri artisti. A partire dal 28 aprile, quando Proshkovska verrà ospitata, dalle 15,30, sulle frequenze di Neu Radio per discutere della condizione degli artisti ucraini durante il conflitto.
"Io porto avanti una ricerca sull'identità femminile, sul corpo e lavoro anche molto con il trauma - ha detto l'artista - Questa situazione avrà dei risvolti nella mia pratica futura perché le esperienze drammatiche nel conflitto sono molte, ma forse servirà un tempo più lungo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA