Il tribunale collegiale di Bologna, presieduto dal giudice Domenico Pasquariello, ha assolto perché il fatto non costituisce reato dall'accusa di reimpiego di denaro di provenienza illecita presidente, vicepresidente e general manager del Castenaso Baseball, tutti difesi dall'avvocato Fabio Chiarini. E' stato anche revocato il sequestro di mezzo milione, disposto all'epoca delle indagini.
I tre erano finiti coinvolti in un'inchiesta che aveva riguardato anche due dipendenti di Hera, marito e moglie, che nel 2019 furono accusati dalla Guardia di Finanza di aver sottratto, dal 2016 in avanti, dalle casse della multiutility la somma, girando i soldi sul conto corrente dell'associazione sportiva dilettantistica, Castenaso Baseball, appunto. I due erano stati denunciati per accesso abusivo a sistema informatico e furto e avevano chiuso la loro posizione con patteggiamenti in udienza preliminare. Secondo l'accusa i dirigenti della società di baseball erano consapevoli di usare fraudolentemente il denaro altrui per l'attività sportiva, mentre dal processo è emerso, come sostenuto dalla difesa, che gli imputati credevano al fatto che si trattasse di soldi derivanti da una sponsorizzazione e non da provento di reato. Hera all'epoca aveva licenziato i due dipendenti.
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