Una ragazza, calciatrice poco più
che maggiorenne, durante una visita di controllo in uno studio
medico di Cervia, nel Ravennate, era uscita in fretta e aveva
telefonato in lacrime alla madre per riferirle di molestie
subite. Quindi si era recata dai Carabinieri a fare denuncia e
la sera si era presentata in pronto soccorso per via di un
tracollo emotivo. Per quanto accaduto nel febbraio 2020, ieri
mattina - come riportato dalla stampa locale - il medico 66enne
che aveva sottoposto la giovane a una ecografia muscolare,
davanti al Gup Corrado Schiaretti, ha patteggiato otto mesi di
reclusione con pena sospesa.
La ragazza, già risarcita, non era presente. Secondo il
legale del medico, l'avvocato cesenate Carlotta Mattei, si è
trattato di una scelta puramente processuale visto che
l'imputato, finora incensurato e con decenni di mestiere alle
spalle, si è sempre professato innocente. Per la difesa, una
consulenza medico-legale affidata dall'accusato sulle modalità
di esecuzione di quello specifico esame, avrebbe dimostrato la
correttezza dell'operato dato che quel tipo di controllo poteva
prevedere pure una particolare manovra legata al controllo di
eventuali linfonodi. La ragazza invece non aveva avuto
esitazioni nell'indicare nell'atteggiamento del medico una
avance indesiderata. E lo aveva ripetuto in lacrime anche
qualche mese dopo i fatti in incidente probatorio.
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