Toccano i 19 miliardi - con un rialzo del 13,7% sull'anno precedente e del 6% rispetto ai valori registrati prima dell'emergenza Covid - le esportazioni dei distretti dell'Emilia-Romagna nel 2021. E' quanto emerge dai numeri messi in fila dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo secondo cui, lo scorso anno, dei 19 distretti monitorati, 13 hanno superato i livelli di esportazioni pre-crisi.
Tra quelli con le migliori performance spiccano le Piastrelle di Sassuolo (+13,5%), l'Alimentare di Parma (+28,1%), la Meccatronica di Reggio-Emilia (+4,6%), i Mobili imbottiti di Forlì (+64,2%) e i Ciclomotori di Bologna (+27,7%).
In particolare, nell'Agroalimentare corrono i Salumi del modenese (+14,2%), del Parmense (+17,1%), e del Reggiano, il Lattiero-Caseario Parmense (+12,%) e L'Ortofrutta romagnola (+9,5%). Nel settore della Meccanica, di rilievo i risultati delle Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena (+18,8%) e delle Macchine per il legno di Rimini (+11,7%)- Scorrendo i diversi distretti nel Sistema Moda, solo la Maglieria di Carpi si riporta sui valori pre-pandemici (+0,7% sul 2019) grazie al balzo delle vendite in Polonia, mentre le Calzature di San Mauro Pascoli e l'Abbigliamento di Rimini restano al di sotto dei livelli del 2019 (rispettivamente -25,9% e -26,7%) per l'effetto del peggioramento delle vendite nel mercato russo.
Guardando ai Poli tecnologici emiliano-romagnoli questi hanno superato gli 1,3 miliardi di esportazioni (+9,7% sul 2019) con il biomedicale in bella vista - quello di Mirandola è cresciuto del 16,6% sul 2019 e del 17,5% sul 2020 e quello di Bologna del 19,4% sul 2019 e del 14,8% sul 2020 - e il comparto Ict tornato in linea con i livelli del 2019 (+0,8%).
Quanto al rialzo dei costi delle materie prime e dei prodotti energetici aggravato con l'esplosione del conflitto russo-ucraino, i distretti dell'Emilia-Romagna presentano una contenuta esposizione verso Russia e Ucraina (2,8%) con punte però elevate nei distretti della moda. (ANSA).