Un hotel di Rimini con nove lavoratori in nero è stato scoperto e sanzionato dai finanzieri del comando provinciale durante i successivi approfondimenti dall'operazione 'Free Job' che ha permesso di smascherare una sorta di agenzia interinale abusiva che forniva centinaia di lavoratori a favore di alcuni alberghi riminesi e trentini. I militari della Guardia di finanza, seguendo le tracce e i contatti dell'agenzia, hanno eseguito un ulteriore accesso ispettivo nei confronti di un albergo a tre stelle sul litorale di Rimini nord. È emerso che la struttura, per le pulizie generali in occasione dell'Adunata nazionale degli Alpini, aveva usufruito di nove dipendenti in nero.
Il controllo ha consentito di accertare che il datore di lavoro, una 56 enne di nazionalità romena, legale rappresentante della società gerente l'albergo in questione, impiegava queste persone senza aver effettuato la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro entro le 24 ore del giorno antecedente. Altri accertamenti hanno fatto emergere che due dei lavoratori beneficiavano del reddito di cittadinanza, per 1.050 euro al mese. Di qui la segnalazione all'Inps.
Nei confronti del datore di lavoro è stata inoltrata comunicazione all'ispettorato territoriale del lavoro per la sospensione dell'attività imprenditoriale avendo impiegato lavoratori in nero nella misura pari e/o superiore al 10% di tutto il personale presente all'atto dell'accesso, nonché, avviata la procedura di irrogazione di una maxi sanzione amministrativa aggravata dall'aver impiegato in nero personale già percettore di reddito di cittadinanza che può arrivare a superare 100mila euro.
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