"Approcciandomi a questa per me nuova esperienza, il primo pensiero è stato quello per la musica di Verdi, per la voce dei cantanti: ho lavorato al fine di mantenere il giusto equilibrio": è con questo pensiero che il progettista e artista della luce ravennate Mario Nanni (in arte 'marionanni'), firma per la prima volta regia, scene, costumi e luce di un'opera lirica. Si tratta della nuova produzione del melodramma tragico in tre atti Luisa Miller di Giuseppe Verdi, in programma al Teatro Comunale di Bologna dal 3 giugno alle 20 (repliche fino al 9 giugno) con la direzione di Daniel Oren.
"Qualsiasi mio progetto è un'opera organica - spiega marionanni - Pittura, architettura, fotografia, musica, variazioni ambientali e di movimento, materia, tecniche e arti: la composizione è totale, al pari di un'orchestra di strumenti diretti dalla luce". L'artista lascerà che sia la luce, in armonia con la musica e il canto, a guidare tutte le arti e a raccontare lo spettacolo e le emozioni dei protagonisti. Sarà poi l'uso della luce nella pittura rinascimentale a ispirare le "scenografie di luce" create per l'opera e colori e dettagli dei costumi. Quattro sono gli oggetti di scena principali a fare da macchine teatrali in un melodramma che - sempre secondo l'artista - ha tra i suoi temi centrali la lotta di classe: una grande lampada che simboleggia il sole, un tavolo, elemento che accompagna l'uomo in tante situazioni diverse, l'albero del mondo semplice e contadino, e la poltrona del potere e della malvagità. Per questa Luisa Miller marionanni ha disegnato anche dei particolari "gioielli luminosi".
Protagonisti il soprano greco Myrtò Papatanasiu nel ruolo del titolo, il tenore statunitense Gregory Kunde come Rodolfo ("un miracolo vivente, il più grande tenore di oggi", lo ha definito Oren), il baritono Franco Vassallo come Miller, il basso-baritono Marko Mimica nei panni del Conte di Walter e il mezzosoprano Martina Belli in quelli di Federica nelle recite del 3, 5, 7 e 9 giugno. Nelle repliche del 4 e 8 giugno si alternano con un secondo cast più giovane.