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V.Giovannini: Falcone era per separazione delle funzioni

V.Giovannini: Falcone era per separazione delle funzioni

'Io voto no su custodia cautelare. E resta tema del correntismo'

BOLOGNA, 08 giugno 2022, 13:38

Redazione ANSA

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Valter Giovannini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Valter Giovannini - RIPRODUZIONE RISERVATA
Valter Giovannini - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Voterò no ai quesiti sulla legge Severino e sulla custodia cautelare. In particolare in questa seconda materia se venisse meno la possibilità di applicare misure cautelari sulla base del solo rischio di commissione di altri reati, la stragrande maggioranza dei criminali attenderebbe il processo in libertà, liberi quindi di commettere ulteriori delitti. Voterò si agli altri tre quesiti e con particolare convinzione quello sulla separazione delle funzioni tra giudice e pubblico ministero". Lo dice Valter Giovannini, ex procuratore aggiunto di Bologna, spiegando il proprio pensiero in merito ai referendum sulla giustizia di domenica.
    Per il magistrato in pensione "da tempo ormai si tratta di mestieri differenti che necessitano di percorsi formativi diversi. Alla cultura della giurisdizione dei giudicanti si deve affiancare la cultura dell'investigazione per i magistrati inquirenti". Del resto "in questi giorni si è ricordata mille volte la strage di Capaci: ebbene, Giovanni Falcone sosteneva la separazione delle funzioni proprio sulla scorta della sua immensa e irripetibile cultura dell'investigazione seria e professionale".
    "Comunque vadano i referendum - dice ancora - rimarrà ineludibile il problema del correntismo in magistratura. Dopo il 'ciclone Palamara' e le sue dichiarazioni pubbliche, nulla o quasi è cambiato. Per superare tutto ciò solo il sorteggio per il Csm potrà anestetizzare lo strapotere delle correnti".
    Rispetto alla partecipazione al voto "in democrazia, soprattutto quando il sistema è appesantito e, a tratti, bloccato, esprimere la propria opinione sia sempre utile. È vero i quesiti sono tecnici ma con un po' di buona volontà, se si vuole, ciascuno può comprenderli e formarsi una sua opinione. Certo aiuterebbe una maggiore informazione soprattutto da parte della televisione pubblica".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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