Torna a Forlimpopoli la
tradizionale Festa con cui il Comune in provincia di
Forlì-Cesena celebra Pellegrino Artusi, il suo cittadino più
celebre, padre della cucina italiana. Arrivata alla 26/a
edizione, la Festa, che si svolgerà dal 25 giugno al 3 luglio,
conferma tutti gli ingredienti che nel corso degli anni l'hanno
resa celebre: gastronomia, cultura, intrattenimento, legati dal
filo conduttore del manuale artusiano, conosciuto in tutto il
mondo.
Tutte le sere nella piazza principale (per l'occasione
'Piazza Pellegrino Artusi') saranno protagonisti i prodotti di
qualità delle diverse aree e regioni italiane, con banchi dove
degustare e acquistare. Ma l'intero centro storico, con i suoi
ristoranti e gli stand allestiti lungo le strade, imbandisce per
i visitatori menù con alcune tra le più note delle sue 790
ricette. E poi ancora convegni, spettacoli e concorsi culinari.
Tra gli appuntamenti da non perdere, il premio Artusi, che
quest'anno sarà consegnato il 4 agosto, compleanno di Pellegrino
Artusi, al regista bolognese Pupi Avati.
"Artusi è stato un grande intellettuale - ha detto
l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi - che
davvero ha contributo a portare le eccellenze gastronomiche
fuori dalle mura domestiche e a farle diventare identità
culturale. La Festa che ogni anno Forlimpopoli gli dedica - ha
concluso Mammi - testimonia la sua importante eredità culinaria
in Emilia-Romagna ma anche fuori dai confini italiani".
Soddisfatta per questa edizione che "torna finalmente alla
normalità, dopo due edizioni ridotte a causa del Covid" anche la
sindaca di Forlimpopoli, Milena Garavini. L'impegno di 'Casa
Artusi' è stato poi sottolineato dalla presidente Laila Tentoni:
"La nostra associazione compie 15 anni, una festa nella festa,
per riflettere sul tanto lavoro di questi anni, ma soprattutto
per progettare insieme il futuro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA