La XXII edizione del Festival Verdi
torna a Parma dal 22 settembre al 16 ottobre prossimi in una
veste più ampia, dopo le restrizioni causate dall'emergenza
Covid, con tre opere in forma scenica, alcuni concerti
sinfonico-corali, recital e le manifestazioni collaterali di
Verdi Off. L'apertura avverrà con 'La forza del destino' nel
nuovo allestimento del regista Yannis Kokkos con la direzione di
Roberto Abbado, che del Festival Verdi è direttore musicale, a
capo dell'Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna
(repliche l'1, 9 e 16 ottobre).
A seguire, dal 24 settembre, 'Il trovatore' in scena al
Teatro Magnani di Fidenza con la regia di Elisabetta Courir per
il Festival 2016, con la direzione di Sebastiano Rolli
nell'adattamento della partitura per piccola orchestra di Enrico
Minaglia (repliche il 2, 8 e 13 ottobre).
'Simon Boccanegra', ultimo titolo operistico, torna il 25
nella nuova produzione di Valentina Carrasco con Riccardo Frizza
che dirigerà la prima rara versione presentata a Venezia del
1857 (repliche il 29 settembre, 6 e 14 ottobre). Queste ultime
due opere vedranno in buca la Filarmonica Toscanini.
Fin qui una panoramica sul periodo centrale della vasta
produzione verdiana: con la Messa da Requiem, che quest'anno
sarà diretta da Michele Mariotti, e con i Quattro pezzi sacri,
affiancati a brani dal Parsifal di Richard Wagner, in un
concerto diretto invece da Daniele Gatti, si va verso la
maturità del compositore. Il Festival torna anche al Teatro
Verdi di Busseto con due concerti e con la nuova produzione
Rigoletto e la maledizione, che porta in scena l'opera verdiana
nella riduzione per ensemble da camera. Da segnalare, ancora al
Regio, il concerto del soprano Rosa Feola (10/19) e quello
sinfonico corale con la partecipazione del soprano Anna Pirozzi
(12/10).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA