Coinvolge anche l'ufficio del
sindaco di Vignola la mostra su Elisabetta Sirani, una delle
figure artistiche più importanti della Bologna del Seicento
(1638-1665), promossa da Ossimoro Galleria d'arte di Spilamberto
in occasione del ventesimo anno di attività. Curata da Sergio
Bianchi, la mostra si articola fino al 23 ottobre in due sedi:
nell'ufficio del sindaco è possibile vedere un capolavoro della
pittrice, 'Le Tre Virtù', firmato e datato 1664, recentemente
esposto alle Gallerie degli Uffizi di Firenze, mentre negli
spazi della Galleria d'arte a Spilamberto sono esposti cinque
suoi dipinti, tra cui una Maddalena, firmata e datata 1658, e
una Cleopatra, esposta nel 2021 a Palazzo Reale di Milano. Ad
introdurre la ricerca di Elisabetta Sirani sarà proposto in
Galleria un capolavoro del padre, Giovanni Andrea Sirani,
allievo di spicco della bottega di Guido Reni.
"In vent'anni di antiquariato - dice Bianchi - ho avuto la
fortuna ed il privilegio di acquisire e trattare tre importanti
dipinti realizzati dalla pittrice bolognese che, nella sua breve
parabola esistenziale (muore a soli 27 anni), è stata in grado
di imporsi all'interno della Scuola bolognese, ritagliandosi un
ruolo da protagonista. Per la mostra, queste tre opere fanno
ritorno in Galleria, insieme ad altri tre dipinti della stessa
Elisabetta e del padre Giovanni Andrea Sirani, tutti provenienti
da collezioni private". "Con l'intento di rendere disponibile a
tutti l'opera che rappresenta La Giustizia, la Carità e la
Prudenza, dopo un positivo confronto con la Soprintendenza,
proprio quest'anno, abbiamo deciso di trasferire il quadro da un
ufficio normalmente non aperto al pubblico all'ufficio del
sindaco - aggiunge Emilia Muratori, sindaco di Vignola - Non
appena la pandemia lo ha concesso, abbiamo deciso di aprire alle
visite guidate la casa comunale, l'ottocentesca Villa Tosi
Bellucci, di cui il quadro della Sirani rappresenta la maggiore
attrazione".
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