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Teatro: 'Risate di gioia' di Bucci e Sgrosso,prima a Bologna

Teatro: 'Risate di gioia' di Bucci e Sgrosso,prima a Bologna

Dal 20 al 30 ottobre all'Arena del Sole

BOLOGNA, 18 ottobre 2022, 10:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Un emozionante viaggio alla scoperta di una moltitudine poetica e operosa che ha trascorso la vita dietro le quinte": è il pensiero di Elena Bucci e Marco Sgrosso sul loro ultimo lavoro, "Risate di gioia - storie di gente e di teatro", del quale saranno interpreti e registi dal 20 al 30 ottobre prossimi al Teatro Arena del Sole di Bologna.
    Lo spettacolo, in prima nazionale, è dedicato ai mestieri e alle figure del teatro di un tempo, frutto di una co-produzione fra il Centro Teatrale Bresciano, Emilia Romagna Teatro e Teatro Piemonte Europa.
    I due artisti riprendono il filo della loro indagine attorno all'arte scenica, ispirandosi ai saggi "Il teatro all'antica italiana dell'attore" di Sergio Tofano e "Antologia del grande attore" del regista Vito Pandolfi, ma anche ad autobiografie, biografie, epistolari e memorie. Bucci e Sgrosso, quasi come archeologi, si addentrano in testimonianze e documenti alla ricerca di tracce del passato, per costruire un lavoro a più voci. In scena, solo i loro due corpi, a rimodulare anime e memorie richiamate da lontano e pronte a reincarnarsi sul palcoscenico, muoversi e parlare.
    Sono due attori "senza nome e senza successo, - spiegano Bucci e Sgrosso - innamorati del loro mestiere pur essendo solo due 'comparsoni' tra centinaia di altri".
    Nella notte di Capodanno, abitano il buio un teatro addormentato, tra sipari cadenti, riflettori bruciati e nidi di uccelli, in cui si intravedono suggeritori, trovarobe, attori, guitti, capocomici, primedonne, cantattrici, portaceste.
    "Com'era il mondo del teatro prima della televisione e del cinema? Come risuonavano le voci e i gesti? - si chiedono Elena Bucci e Marco Sgrosso - Quale energia si sprigionava in quelle sale illuminate a candele o a gas, quando il teatro era un centro vibrante della vita sociale, culturale e politica delle comunità?"
   

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